Sono storie dall’Altra Italia, grandi narrazioni popolari che appartengono ad un solo paese.
Vengono raccontate attraverso il teatro, la musica e le canzoni da Daniele Biacchessi, Marino e Sandro Severini dei Gang, Massimo Priviero proprio nei giorni in cui si celebra il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Storie di alpini siciliani e sardi che vanno a morire insieme a loro coetanei veneti e lombardi durante la campagna dell’Armir in Russia nel 1944.
Storie di studenti, operai, intellettuali, contadini che nel ’43 scelgono la democrazia e si ribellano alle barbarie naziste e fasciste.
Storie di omicidi rimasti impuniti, di sangue versato lungo le strade e le piazze italiane, di giovani uccisi per le loro idee.
Storie di nuove resistenze in Calabria e Sicilia, tra i ragazzi che producono frutta, pasta e vino sui terreni confiscati ai boss mafiosi.
“Storie dall’Altra Italia, la storia sono loro” è uno spettacolo che miscela l’arte del teatro civile di Daniele Biacchessi con la canzone d’autore, il rock e la poesia dei Gang e di Massimo Priviero.
E’ uno spettacolo per non dimenticare.
Sono storie dall’Altra Italia, grandi narrazioni popolari che appartengono ad un solo paese.
Vengono raccontate attraverso il teatro, la musica e le canzoni da Daniele Biacchessi, Marino e Sandro Severini dei Gang, Massimo Priviero proprio nei giorni in cui si celebra il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Storie di alpini siciliani e sardi che vanno a morire insieme a loro coetanei veneti e lombardi durante la campagna dell’Armir in Russia nel 1944.
Storie di studenti, operai, intellettuali, contadini che nel ’43 scelgono la democrazia e si ribellano alle barbarie naziste e fasciste.
Storie di omicidi rimasti impuniti, di sangue versato lungo le strade e le piazze italiane, di giovani uccisi per le loro idee.
Storie di nuove resistenze in Calabria e Sicilia, tra i ragazzi che producono frutta, pasta e vino sui terreni confiscati ai boss mafiosi.
“Storie dall’Altra Italia, la storia sono loro” è uno spettacolo che miscela l’arte del teatro civile di Daniele Biacchessi con la canzone d’autore, il rock e la poesia dei Gang e di Massimo Priviero.
E’ uno spettacolo per non dimenticare.
« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. »
Discorso di Piero Calamandrei.
Milano, 26 gennaio 1955.
Il 5×1000 all’ANPI
Destinare il 5 per mille della dichiarazione dei redditi 2011 all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è semplice:
1.Nel quadro Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef dei Modelli CUD, 730-1 e Unico
apponi la tua firma solo nel primo dei tre spazi previsti, quello con la dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997“
2.Sotto la firma inserisci il Codice Fiscale dell’ANPI 00776550584
È importante firmare anche se il calcolo della tua Irpef è pari a zero o a credito. La ripartizione delle somme tra i beneficiari viene calcolata in proporzione al numero di sottoscrizioni ricevute da ciascun soggetto.
Quindi firma e fai firmare in favore dell’ANPI.