SEGNALAZIONE: INCONTRO SULLE NUOVE DESTRE A RHO

9 febbraio 2013

Il Collettivo La Sciloria

organizza,

Presso La Corte Popolare a Rho in Via Umbria n.8 (Loc. Biringhello)

DOMENICA 17 FEBBRAIO Ore 17.00

INCONTRO PUBBLICO SULLE NUOVO DESTRE

con:

SAVERIO FERRARI e l’Associazione “DAX 16 MARZO 2003”

A seguire APERITIVO MUSICALE ANTIFASCISTA

In preparazione delle tre giornate in ricordo di DAX che si svolgeranno a Milano il 15-16-17 Marzo


L’eredità. Sul mausoleo a Graziani

27 settembre 2012

Articolo interessantisismo e storicamente documentatissimo dei Wu-Ming sull’argomento (il sacrario al criminale di guerra Graziani inaugurato ad Agosto ad Affile, comune del Lazio, e realizzato con 130.000 euro pubblici di finanziamento regionale – perchè i soldi pubblici la maggioranza di centrodestra della Regione Lazio non li sprecava solo in festini…)

Vale la pena leggerselo e anche seguire i vari approfondimenti e spunti linkati.

http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=9360

http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/11173-affile-scrivono-no-al-fascismo-sul-sacrario-a-graziani-denunciati-tre-giovani


Il laboratorio dell’estrema destra

5 gennaio 2012

Con Casapound è nata una nuova ideologia neofascista. Guardata con interesse da gruppi di destra di altri paesi europei Annette Langer – Der Spiegel – 30/12/2011

Il 13 dicembre Gianluca Casseri ha parcheggiato la sua Volkswagen in seconda fila non lontano da piazza Dalmazia, a Firenze. Si è avvicinato a tre uomini senegalesi che vendevano borsette, accendini e magliette nel mercato della piazza. Poi ha cominciato a camminare avanti e indietro di fronte ai venditori, prima di dire: “Tocca a voi”. Subito dopo Casseri, 50 anni, ha estratto una pistola Smith&Wesson dalla tasca e ha fatto fuoco quattro o cinque volte. Modou Samb, 40 anni, e Mor Diop, 54, sono morti sul colpo. Moustapha Dieng, 34 anni, è sopravvissuto ma ha riportato ferite gravi. Circa due ore dopo Casseri ha sparato ad altri due senegalesi a pochi passi dal duomo, prima di rifugiarsi in un parcheggio. Qui, rintracciato dalla polizie, si è tolto la vita, lasciandosi alle spalle testimoni esterrefatti, parenti sconvolti e un’opinione pubblica sconcertata. Da quel giorno l’Italia sta cercando di capire i motivi del crimine e si sta chiedendo se Casseri fosse un cane sciolto con problemi mentali o facesse parte di una rete di estrema destra che ha agito per motivi ideologici. Casseri era nato a Cireglio, in provincia di Pistoia, nel 1961. a 12 anni aveva letto H.P. Lovecraft e si era appassionato alla letteratura fantastica. Diventato ragioniere, nel 2001 aveva fondato una rivista. Nei suoi scritti si puo’ comprendere meglio la sua visione del mondo. In un pamphlet intitolato Il protocollo del Savio di Alessandria, Casseri si scagliava contro quello che per lui era un complotto ebraico globale, e negava l’Olocausto. I colleghi e le amiche lo hanno descritto come un uomo introverso, riservato e depresso. “Era il classico lupo solitario” spiega Saverio Ferrari, un esperto di estremismo di destra che dirige il blog antifascista Osservatorio democratico. “I criminali di questo tipo alimentano le loro idee in silenzio e a un certo punto decidono di passare all’azione. Allora si convincono di agire in nome di un gruppo per esprimere il loro odio nei confronti delle circostanze contingenti”. Intanto negli ambienti dell’estrema destra italiana Casseri è diventato un mito. Sul sito razzista Stormfront viene elogiato come vero italiano e come “eroe bianco” meritevole di rispetto e onore. Per i militanti di estrema destra le motivazioni della strage sono evidenti: la situazione e’ insostenibile, la societa multietnica “è una bomba a orologeria pronta a esplodere”, si legge sul sito antisemita Nonconforme.

Da Roma a Berlino
Secondo Saverio Ferrari, in Italia il fascismo della vecchia guardia è stato sostituito da simboli neonazisti ancora più pericolosi e radicali. “Negli ultimi dieci anni abbiamo osservato un grande balzo in avanti dei gruppi di estrema destra in tutta Europa”. Uno dei gruppi neofascisti più recenti, che Casseri sembrava aver abbracciato a livello ideologico, è CasaPound. Negli ultimi anni il centro sociale ha reclutato molti nuovi militanti e oggi può contare su decine di sedi in tutta Italia. Casapound ha la reputazione di essere giovane e alla moda, e oltre a occupare case e a promuovere manifestazioni contro il costo degli affitti, organizzando spettacoli e ha fondato un’organizzazione studentesca. In Germania gli estremisti di destra sembrano molto interessati a questa realtà emergente. Secondo Patrick Gensing, della radio pubblica Norddeutche Rundfunk, nel 2010 la formazione di estrema destra Partito nazionale democratico tedesco (Npd) ha organizzato nel nord ella Sassonia una conferenza su Casapound. Il gruppo neofascista è stato preso in esame anche dall’Istituto per la patria e l’identità nazionale dell’Npd, che cerca di individuare strategie per costruire “una rvoluzione culturale di destra” che faccia presa sui giovani. “Casapound è riuscita a creare un ambiente attraente per alcuni giovani fondendo cultura pop e neofascismo”, spiega lo storico tedesco Volker Weiss. Casapound ha preso le distanze dagli omicidi, cercando di minimizzare il ruolo di Casseri nell’associazione. “Era un cane sciolto”, ha detto un esponente del gruppo. Ma Casseri scriveva per Ideodromo, un sito gestito da Casapound, anche se dopo la strage alcuni suoi articoli sono stati rimossi. “Vogliono cancellare le prove” dice Ferrari. “Il collegamento tra Casseri e l’organizzazione non era casuale. Era il suo ambiente, è stato indottrinato lì”. Non è chiaro se Casseri si sia ispirato agli omicidi della cellula neonazista di Zwickau, in Germania. “È possibile ma non dimostrabile! , dice Ferrari. “Di sicuro i movimenti di estrema destra europei sono ben collegati online. Gli esponenti dell’Npd vengono di continuo in Italia a scambiarsi idee con persone che condividono le loro opinioni”.
Negli ultimi anni l’Italia ha ricevuto molte critiche per il trattamento che riserva agli extracomunitari. Gli omicidi di Firenze sono “il risultato di politiche di odio, fascismo e razzismo”, ha detto l’imam di Firenze Izzedine Elzir. Ma sembra che questi omicidi abbiano spinto le autorità italiane a intervenire. Il 14 dicembre la polizia ha arrestato a Roma cinque militanti dell’organizzazione fascista Militia. “Questi terribili omicidi potrebbero dare finalmente l’impulso a riflettere sul problema e a trarre delle conclusioni”, afferma Ferrari. “In ogni caso, l’Italia reagirà”

Da notare che Casapound ha anche diversi rapporti con la destra “di governo”: articolo ben documentato del luglio scorso

(Il link è ovviamente all’articolo non al resto del sito ;))

Recentissima la vicenda, qui a Milano, della concessione, poi ritirata grazie alle proteste, di una sala di rappresentanza della Provincia di Milano per un convegno di Casapound da parte della giunta di centrodestra…

Articolo del Fatto Quotidiano sui rapporti fra Casseri e Casapound (e altro…)



Ricostituzione del partito fascista

6 aprile 2011

(ANSA) – ROMA, 5 APR – Un disegno di legge costituzionale che abolisce la norma della Costituzione che vieta ‘la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’ e’ stato presentato al Senato, il 29 marzo, dal senatore del Pdl Cristiano De Eccher (Pdl). Co-firmatari sono gli altri senatori del Pdl Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro e il senatore Fli Egidio Digilio.

 

Qualche notizia in più sul senatore del “Popolo delle Libertà” De Eccher

 

Nella destra c’è chi vuole di nuovo il partito fascista.

“Odioso e provocatorio”, questo il commento dell’Anpi a proposito del Disegno di Legge costituzionale, depositato alla segreteria di Palazzo Madama da cinque senatori della destra, volto ad abolire la XII Disposizione transitoria della Costituzione Repubblicana che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista”.
“Si tratta – si spiega in una nota del Comitato nazionale – dell’ennesima aggressione alla Costituzione, la più dissennata tentata dalla destra e dal suo governo”.
“Sul fascismo e sui suoi misfatti di dittatura, miseria, guerra, occupazione straniera del Paese, torture, crimini e stragi, pende implacabile e incancellabile da ogni revisionismo il giudizio della storia”.
“Sull’Antifascismo, sulla Resistenza e sulla Liberazione – si ricorda – fondano la Costituzione, la Repubblica e la Democrazia riconquistata!”
“Contro l’esecrabile tentativo di riaprire la porta alla costituzione del partito fascista e di abolire il reato di apologia del fascismo, l’ANPI chiede la mobilitazione unitaria in tutto il Paese dei partigiani, degli antifascisti e delle loro associazioni insieme alle forze della politica, della cultura, dei sindacati e dell’associazionismo democratico”.
“Dalla Guerra di Liberazione,  dal 25 Aprile, non si torna indietro”.



“L’erba grama non muore mai”

24 marzo 2011

Le insegne della Decima Mas in piazza Scala durante l’Inno Nazionale

Le insegne della brigata fascista presenti al convegno organizzato per i 150 anni dell’Unità
d’Italia cui hanno partecipato il sindaco Moratti e il ministro della Difesa Ignazio La Russa

Svetta il labaro della Flottiglia Decima Mas in piazza della Scala durante l’esecuzione dell’inno di Mameli. I rappresentanti dell’unità speciale hanno partecipato con la loro insegna al convegno organizzato il 19 marzo a Palazzo Marino dal consigliere comunale del Pdl, Stefano Di Martino, sul tema “150esimo dell’Unità d’Italia dal Risorgimento alle Missioni di pace”.

Le foto dal sito di Repubblica.

All’incontro, a cui hanno preso parte anche tutte le altre associazioni di combattenti, sono intervenuti il sindaco, Letizia Moratti, e il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.

Sottolineando la necessità di una pacificazione nazionale, il ministro La Russa ha citato, nel corso del convegno,  una massima di Giorgio Almirante, fascista, repubblichino e fondatore dell’ Msi, movimento fascista del dopoguerra: “Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo nemico, devi gioire, perché questo è il segno della vittoria”, citazione che è stata accolta da un grande applauso della platea.

Ovvie le proteste dell’ANPI e dei partiti di sinistra. Critico anche il centrosinistra che parla di una grave ferita provocata alla città a poche settimane dalla ricorrenza del 25 aprile. Caputo, il vicecapogruppo del Pd in consiglio provinciale, dichiara: “Il sindaco di Milano, città medaglia d’oro della Resistenza che tanti martiri ha donato per la liberazione del nostro Paese dalla dominazione nazi-fascista, prima tace e non si oppone alla decisione del Consiglio di Zona 8 di dedicare una lapide all’attrice del ventennio Ferida, coinvolta nelle agghiaccianti vicende di Villa Triste, e oggi partecipa ad un convegno a Palazzo Marino in cui sono rappresentati i reduci della Decima Mas e della Repubblica Sociale Italiana”.

Un riassunto dei rapporti fra la Moratti e la sua giunta e i neofascisti.


Revisionismo a Milano

18 marzo 2011

Dopo i vari tentativi dello scorso anno, falliti per la reazione della gente, il 16 marzo, le destre, maggioritarie nel consiglio di zona otto in Milano, intitolano una targa a Luisa Farida su cui pendeva una condanna a morte per il ruolo di collaborazionismo svolto a favore dei nazisti: amica della banda Koch, frequentatrice della loro sede di Villa Triste, dove si praticavano le più feroci torture verso i partigiani.


In zona8 la destra riabilita la famigerata banda Koch

Mentre in Italia si commemora il 150° dell’unità, il consiglio di zona 8 mercoledì 16 marzo 2011, in seconda convocazione (per non avere problemi con il numero legale), è stato convocato per discutere la proposta di intitolazione di una targa in memoria di Luisa Ferida, attrice aderente alla repubblica di Salò e partecipe, con Osvaldo Valenti, alle attività di tortura della famigerata banda Koch all’interno di villa Triste a Milano.
Questo è il testo approvato dalla maggioranza di destra del consiglio di zona, con 13 voti contro 11 dell’opposizione:
In questo luogo, il 30/4/ 1945 venne assassinata, benchè incinta, LUISA FERIDA, famosa attrice di teatro e di cinema. A lei e a tutte le vittime dell’odio e della violenza causate da ideologie totalitarie e antidemocratiche è dedicata questa targa, affinchè mai più nella storia si ripetano simili nefandezze”.
La targa e le motivazioni sono sconcertanti, un insulto alla storia e alla memoria per l’Italia e Milano, un atto gravissimo e di inaudita arroganza e ignoranza, e fascismo,una provocazione che offende tutte le vittime torturate e ammazzate dalla banda Koch, una delle più orrende squadracce del fascismo in Italia.

LETTERA  APERTA AL SINDACO DI MILANO di Carlo Smuraglia, Presidente dell’Anpi di Milano

Ho appreso in questo momento che il Consiglio di zona 8, a maggioranza, ha approvato una delibera per la collocazione di una targa, in ricordo dell’attrice Luisa Ferida.
Sul ruolo di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida nella Repubblica sociale e sulla ripetuta presenza, anche della Ferida, a Villa Triste, si è già discusso più volte e non è su quello che intendo ora soffermarmi, fondandomi solo sui fatti certi.
Quello che mi riesce incomprensibile è questo attivismo della maggioranza del Consiglio di zona 8 che, a quanto mi risulta, non si è mai realizzato per informare chi ancora non sapesse che cosa è stata Villa Triste e quali orribili sevizie, torture e atrocità vi siano state compiute dalla banda Koch.
Lo stesso Cardinale Schuster, in una lettera a Mussolini del settembre 1944, denunciò quelle atrocità, e perfino la famigerata “Muti” fu costretta ad intervenire per farle cessare. Ma tutto questo sembra dimenticato e comunque poco rilevante; e per alcuni, forse, è meglio che resti nell’oblio.
Mi sorprende anche il singolare concetto che si ha, a quanto pare, del significato della collocazione di una targa o dell’intestazione di una via. Di norma, lo si fa per ricordare , ma sopratutto per additare un esempio positivo. Che cosa ci sia di positivo nell’aver frequentato Villa Triste, conoscendo le atrocità che vi venivano commesse, senza ribellarsi, senza reagire, senza denunciare, almeno senza più tornare in un luogo di tanto orrore, mi riesce davvero impossibile capire. A meno che si voglia battere la via della speculazione e della provocazione, dimenticando che cos’è una guerra , quali effetti essa produce e lascia su tutti.
Le chiedo, sig, Sindaco, a nome dell’ANPI milanese, di intervenire, col Consiglio comunale tutto,per impedire che questa decisione, che non voglio qualificare, abbia un qualsiasi seguito.  Si faccia invece, quello che fu fatto per ricordare il famigerato hotel Regina, per iniziativa di cittadini volonterosi e sensibili: si collochi, davanti a Villa Triste, qualcosa di più dell’attuale targhetta, oggi praticamente invisibile, qualcosa che ricordi le atrocità che vi furono commesse e la condanna a morte che fu pronunciata dall’Alta Corte di giustizia a Roma, nei confronti del maggior responsabile, Pietro Koch, eseguita il 15 giugno 1945.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Koch