SEGNALAZIONE: INCONTRO SULLE NUOVE DESTRE A RHO

9 febbraio 2013

Il Collettivo La Sciloria

organizza,

Presso La Corte Popolare a Rho in Via Umbria n.8 (Loc. Biringhello)

DOMENICA 17 FEBBRAIO Ore 17.00

INCONTRO PUBBLICO SULLE NUOVO DESTRE

con:

SAVERIO FERRARI e l’Associazione “DAX 16 MARZO 2003”

A seguire APERITIVO MUSICALE ANTIFASCISTA

In preparazione delle tre giornate in ricordo di DAX che si svolgeranno a Milano il 15-16-17 Marzo


Presidio antifascista a milano domenica 29 aprile

26 aprile 2012

29 APRILE : CONTRO LA DECISIONE DELLA PROVINCIA DI CONCEDERE SALA PER LA PROIEZIONE DI “MILANO BURNING”: PRESIDIO DEMOCRATICO DAVANTI ALLA CAMERA DEL LAVORO DALLE 15 ALLE 20.
La Camera del lavoro di Milano, organizza per domenica 29 aprile 2012 un Presidio Democratico e antifascista davanti alla propria sede in corso di Porta Vittoria 43 dalle 15 alle 20, contro la decisione della provincia di Milano
di concedere, nello stesso giorno, la sala di via Corridoni, per una iniziativa commemorativa, “Milano burning”, che vedrà il concentrarsi, nelle
vicinanze della Camera del lavoro, di un coagulo di organizzazioni neo fasciste, che tutti gli anni in questa data si rendono responsabili di parate e di azioni provocatorie (via Gucciardini), in aperto conflitto e disprezzo nei confronti dei
valori democratici e antifascisti di Milano.

Per questo invitiamo tutte le forze democratiche milanesi alla vigilanza e alla mobilitazione insieme ai militanti della Cgil.
Chiediamo, inoltre, alle istituzioni cittadine e alle forze dell’ordine un immediato intervento, al fine di impedire questa grave provocazione.
Milano 24 aprile 2012

L’ANPI Provinciale di Milano, preoccupata per lo svolgimento dell’iniziativa neofascista a ricordo di Sergio Ramelli  prevista per domenica 29 aprile 2012, aderisce al presidio promosso dalla Camera del Lavoro di Milano  con inizio alle ore 15 nel piazzale antistante di Corso di Porta Vittoria, 43.

Roberto Cenati
Presidente ANPI Provinciale di Milano


APPELLO DEL COMITATO PERMANENTE ANTIFASCISTA

3 marzo 2012

A PARTECIPARE AL PRESIDIO ANTIFASCISTA ALLA LOGGIA DEI MERCANTI

Domenica 4 marzo 2012 si svolgerà a Milano una iniziativa nazionale della organizzazione neofascista Fiamma tricolore, alla quale sono state invitate tutte le sigle del variegato schieramento dell’estrema destra, allo scopo di promuovere un appuntamento per tutto il neofascismo milanese e lombardo.

Negli ultimi mesi a Milano dobbiamo purtroppo registrare il reiterarsi di manifestazioni e iniziative di tipo dichiaratamente fascista, con l’apertura di nuovi punti di incontro e di riferimento oltre a preoccupanti fenomeni di vandalismo politico contro sedi democratiche presenti nei quartieri della nostra città e della Provincia.

Risale poi al 10 febbraio 2012, nel Giorno del Ricordo, la gravissima provocazione messa in atto da elementi di Forza Nuova che, dopo aver fatto irruzione nella Sala Polifunzionale del Comune di Milano in Zona 6, hanno imbrattato i pannelli della mostra su “Fascismo, foibe ed esodo” allestita con il patrocinio del Consiglio di Zona.

La situazione che si è venuta a determinare nella nostra città suscita fondate preoccupazioni e necessita di una attenta analisi e di un costante monitoraggio, soprattutto da parte delle Istituzioni e delle Forze preposte alla Difesa dell’Ordine Pubblico.

Milano, città Medaglia d’Oro della Resistenza, non può accettare tali provocazioni che si svolgono in aperto contrasto con lo spirito e i principi della nostra Carta Costituzionale.

La Questura di Milano ha disposto il divieto del corteo nazionale della Fiamma Tricolore “contro il governo Monti e la giunta Pisapia”, concedendo all’organizzazione neofascista solo un “presidio fisso” in piazza San Carlo.

Il Comitato Permanente antifascista invita tutta la cittadinanza alla massima vigilanza e a partecipare Domenica 4 Marzo 2012, a partire dalle ore 10,00 al presidio antifascista organizzato alla Loggia dei Mercanti, luogo simbolo di Milano, sotto la quale sorge il sacrario dedicato ai Caduti per la libertà e ai deportati milanesi scomparsi nei lager nazisti.

COMITATO PERMANENTE ANTIFASCISTA CONTRO ILTERRORISMO PER LA DIFESA DELL’ORDINE REPUBBLICANO

 

 


Iniziativa per la Giornata della Memoria a Nerviano sulle deportazioni alla Tosi, mercoledì 25 sera in Bergognone

19 gennaio 2012

Comune di Nerviano

Assessorato alla Cultura

ANPI

Sezione di Nerviano

Nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata della Memoria

Mercoledì 25 Gennaio 2012

Ore 21:00

Sala Bergognone

Nerviano

E come potevamo noi cantare?”

La deportazione dei lavoratori della Franco Tosi di Legnano a Mauthausen 1944

Interverranno:

Dario Venegoni, presidente provinciale ANED (Associazione Nazionale Ex-DeportatI)

Teo Santambrogio, ex-operaio Tosi testimone della deportazione del fratello

Durante la serata verranno proiettati spezzoni del Dvd di testimonianze “E come potevamo noi cantare. Milano 1943-45. Le deportazioni”, realizzato da Anpi e Aned

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

(Salvatore Quasimodo)

Video sulle deportazioni alla Tosi e le celebrazioni di quest’anno del 67° anniversario (con intervista a nedo Fiano)


28 aprile 2011: “Storie dall’altra Italia”

9 aprile 2011

 

Sono storie dall’Altra Italia, grandi narrazioni popolari che appartengono ad un solo paese.
Vengono raccontate attraverso il teatro, la musica e le canzoni da Daniele Biacchessi, Marino e Sandro Severini dei Gang, Massimo Priviero proprio nei giorni in cui si celebra il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Storie di alpini siciliani e sardi che vanno a morire insieme a loro coetanei veneti e lombardi durante la campagna dell’Armir in Russia nel 1944.
Storie di studenti, operai, intellettuali, contadini che nel ’43 scelgono la democrazia e si ribellano alle barbarie naziste e fasciste.
Storie di omicidi rimasti impuniti, di sangue versato lungo le strade e le piazze italiane, di giovani uccisi per le loro idee.
Storie di nuove resistenze in Calabria e Sicilia, tra i ragazzi che producono frutta, pasta e vino sui terreni confiscati ai boss mafiosi.
“Storie dall’Altra Italia, la storia sono loro” è uno spettacolo che miscela l’arte del teatro civile di Daniele Biacchessi con la canzone d’autore, il rock e la poesia dei Gang e di Massimo Priviero.
E’ uno spettacolo per non dimenticare.


Ricostituzione del partito fascista

6 aprile 2011

(ANSA) – ROMA, 5 APR – Un disegno di legge costituzionale che abolisce la norma della Costituzione che vieta ‘la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’ e’ stato presentato al Senato, il 29 marzo, dal senatore del Pdl Cristiano De Eccher (Pdl). Co-firmatari sono gli altri senatori del Pdl Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro e il senatore Fli Egidio Digilio.

 

Qualche notizia in più sul senatore del “Popolo delle Libertà” De Eccher

 

Nella destra c’è chi vuole di nuovo il partito fascista.

“Odioso e provocatorio”, questo il commento dell’Anpi a proposito del Disegno di Legge costituzionale, depositato alla segreteria di Palazzo Madama da cinque senatori della destra, volto ad abolire la XII Disposizione transitoria della Costituzione Repubblicana che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista”.
“Si tratta – si spiega in una nota del Comitato nazionale – dell’ennesima aggressione alla Costituzione, la più dissennata tentata dalla destra e dal suo governo”.
“Sul fascismo e sui suoi misfatti di dittatura, miseria, guerra, occupazione straniera del Paese, torture, crimini e stragi, pende implacabile e incancellabile da ogni revisionismo il giudizio della storia”.
“Sull’Antifascismo, sulla Resistenza e sulla Liberazione – si ricorda – fondano la Costituzione, la Repubblica e la Democrazia riconquistata!”
“Contro l’esecrabile tentativo di riaprire la porta alla costituzione del partito fascista e di abolire il reato di apologia del fascismo, l’ANPI chiede la mobilitazione unitaria in tutto il Paese dei partigiani, degli antifascisti e delle loro associazioni insieme alle forze della politica, della cultura, dei sindacati e dell’associazionismo democratico”.
“Dalla Guerra di Liberazione,  dal 25 Aprile, non si torna indietro”.



“Più forza all’antifascismo, più futuro per la democrazia”

3 aprile 2011
Le conclusioni del 15° congresso nazionale dell’Anpi svoltosi a Torino dal 24 al 27 marzo 2011
“Più forza all’antifascismo, più futuro per la democrazia” è la sfida che l’Anpi lancia a chiusura del suo 15° Congresso nazionale svoltosi a Torino dal 24 al 27 marzo.  Una sfida possibile grazie anche ai tanti giovani che da 5 anni stanno entrando nell’Associazione, alla ricerca di valori forti, di “radice” su cui investire il loro impegno civile.

In tanti sono intervenuti dal palco del Congresso  – hanno tra i 18 e i 30 anni – per parlare di  Costituzione, della necessità della sua difesa e piena attuazione: “questo Paese non è q uello per cui i partigiani hanno sacrificato la loro vita!”. Il lavoro privato di dignità, tagli alla scuola e alla cultura, beni comuni svenduti. Battaglie  contenute nel documento finale del congresso che detta la futura linea politica dell’Anpi.

Nel nuovo organo dirigente nazionale dell ’Associazione, in coerenza con questa “nuova stagione”, saranno presenti  iscritti che hanno tra i 28 e i 40 anni.

Con loro i partigiani, quelli che l’Anpi l’hanno inventata più di 60 anni rendendola un’ associazione autorevole, trasparente, capace di avere peso nelle scelte politiche, nella vita pubblica. Di  partigiani, nell’Anpi, per  l’implacabile trascorrere del tempo, ne sono rimasti pochi, pochissimi: circa 20, 30 erano presenti al Congresso di Torino.

Armando Cossutta che per le sue condizioni di salute non ha potuto partecipare ha inviato un appassionato messaggio:  “Dobbiamo riconoscere che abbiamo grandi responsabilità perché come Anpi possiamo e dobbiamo svolgere un ruolo assai rilevante. Insieme alla orgogliosa difesa della memoria storica, dobbiamo e possiamo sviluppare  una forte iniziativa politica proponendoci come punto di riferimento per i giovani, gli intellettuali, per tutti coloro che vogliono riempire il vuoto democratico del Paese (…) Il compito di noi vecchi partigiani non può che essere quello di passare al più presto il testimone a chi per ragioni anagrafiche partigiano non è stato, ai partigiani di oggi e di dopiù mani. (…) Solo in questo modo faremo dell’Anpi una istituzione viva, capace di rappresentare ed organizzare in ogni fase storica le migliori energie del Paese”.

I presupposti ci sono tutti: la presenza dell’Associazione in tutte le 110 province italiane, una forte crescita di iscritti (oggi sono circa 120.000, 15.000 in più rispetto al 2010), una riorganizzazione interna tale da permettere di comunicarsi efficacemente all’esterno (l’Anpi è anche su Facebook con più di 50.000 simpatizzanti ed ha un sito completamente rinnovato, www.anpi.it).

La relazione di apertura del congresso di Raimondo Ricci, presidente nazionale ANPI.

Il dibattito congressuale in streaming.

I testi del dibattito congressuale.

Gli ordini del giorno approvati dal Congresso

Il documento programmatico finale emendato e votato dal Congresso


“Sempre contro le dittature”

31 marzo 2011
Il saluto dell’ANPI Nazionale in adesione alla manifestazione del 2 aprile indetta da Emergency.

L’Anpi è senza esitazione dalla parte dei popoli che si liberano da quei regimi dittatoriali e oppressivi che giungono a sparare sui propri concittadini. Il Mediterraneo e il Medio Oriente possono essere all’alba di una nuova stagione. Per questo sono assai grandi le responsabilità delle organizzazioni democratiche, dei governi, degli organismi sovranazionali.

Prendiamo atto della risoluzione dell’ONU per la Libia, in difesa di quel popolo, ma siamo fermamente convinti che “l’Italia ripudia la guerra come mezzo per la soluzione delle controversie internazionali.”

Non si esce dalle crisi attuali e nemmeno si aiuta la costruzione di nuove realtà statuali democratiche né con la guerra dall’alto né dal basso. Devono tornare pienamente in campo la diplomazia, la politica e la cooperazione internazionale, colpevolmente assenti finora, per responsabilità dei governi UE – Italia in prima fila – che pure si erano impegnati per favorire la creazione di una area di cooperazione economica e istituzionale.

Questo processo va ripreso e messo al centro di una nuova politica nel Mediterraneo. A questa politica potranno collegarsi i nuovi gruppi dirigenti che quei Paesi e quei popoli sceglieranno in piena autonomia e libertà.

(Ordine del giorno votato al Congresso Nazionale di Torino dell’ANPI, 27 marzo 2011)

 

Il testo dell’appello di Emergency e le adesioni alla manifestazione.

 


Scuola Pubblica

18 marzo 2011

Adesione ANPI all’appello de l’Unità




8 Marzo

6 marzo 2011

“Le donne

protagoniste del

cambiamento”

 

“8 marzo 2011: le donne protagoniste del cambiamento”.

Questo il filo conduttore di un documento diffuso dalla presidenza, segreteria e Comitato nazionale dell’Anpi alla vigilia della festa della donna.

“Nella lotta partigiana, nella Resistenza, le donne hanno avviato da protagoniste, alla pari degli uomini, un cammino di emancipazione e liberazione che, proseguito negli ultimi 60 anni, ha segnato la società italiana di conquiste di giustizia, di libertà e di civiltà”.

“Donne – si sottolinea – di generazioni diverse che insieme lavorano, con sentito impegno civile, all’interno di un’associazione nata dopo la Resistenza. Questa “singolarità” fa dell’ANPI un luogo di valori forti e profondi che uniscono il filo della vita di tante generazioni”.

“Tenendo per mano questo prezioso filo che le ha fatte incontrare – aggiunge –  le donne dell’ANPI lavorano su proposte ed iniziative culturali e sociali attraverso le quali portano avanti gli ideali e i principi sanciti dalla Carta Costituzionale”.

“Lavorando insieme si sono conosciute, confrontate e reciprocamente arricchite delle loro differenze. Attraverso le loro diverse esperienze cercano di favorire e stimolare un processo di ricomposizione e di solidarietà tra le donne, di individuazione di comuni obiettivi, di ampliamento della partecipazione attiva.

Dignità, rispetto di sé, libertà e coraggio delle proprie scelte, responsabilità verso se stesse e gli altri; difesa e potenziamento dei diritti sociali e di cittadinanza, a cominciare dal diritto al lavoro e ai servizi sociali; condivisione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere, pari dignità tra donne e uomini: questo è ciò che si deve affermare e promuovere”.

In un momento – si rileva – di emergenza democratica, sociale e civile del Paese, come quello attuale, c’è una grande necessità della cultura, degli obiettivi, delle lotte di liberazione delle donne. Esse avvertono il bisogno di contribuire al cambiamento culturale del nostro Paese, sentono la necessità di agire in fretta per superare l’emergenza in cui si trovano, emergenza che rende l’Italia un Paese bloccato a logiche di interessi di parte”.

“Dopo il successo del 13 febbraio – si sottolinea –  si deve andare avanti con la stessa forza e la stessa convinzione; per questo le donne dell’ANPI si sono date l’obiettivo di creare in ogni territorio una rete con le associazioni femminili, sociali e culturali, con i sindacati, con i partiti antifascisti, col volontariato, con le donne portatrici di competenze specifiche.”

“Questa –si conclude – è la nostra Associazione e questo sono le donne che ne fanno parte, e con tali convincimenti e sentimenti l’otto marzo saremo al fianco di tutte coloro che si riconoscono in questi valori”.

 

Documento ANPI Nazionale sull’8 marzo