Nel tardo pomeriggio di ieri, a Milano, in Piazza Conciliazione, è stato compiuto un inqualificabile gesto vandalico ai danni della lapide che ricorda Eugenio CURIEL – Medaglia d’oro al valor militare – nel luogo in cui fu assassinato dai repubblichini il 24 febbraio 1945.
Il gesto assume maggiore gravità e valenza intimidatoria poiché gli autori non si sono “limitati” ad imbrattare di vernice , ma si sono spinti fino a deporre ai piedi della stessa 30 bossoli di arma da fuoco; ossia il pari numero di proiettili sparati dai repubblichini contro Eugenio Curiel in quel tragico giorno di febbraio di sessantaquattro anni fa.
Questa mattina, 24 febbraio 2009, nell’anniversario della sua uccisione, in Piazza Conciliazione si è svolta una significativa e partecipata commemorazione.
Dopo la deposizione delle corone – inviate dal Comune di Milano e dall’ANPI – hanno preso la parola Wladimiro Felletti, Presidente della Sezione Anpi “Eugenio Curiel”, Giorgio Ubaldi, nipote di Curiel, e Antonio Pizzinato, Presidente Anpi Lombardia.
Gli oratori hanno ricordato la figura e il sacrificio di Curiel (nome di battaglia “Giorgio”) al quale, in quanto ebreo, per effetto delle Leggi razziali del 1938 venne revocata la docenza all’Università di Padova e che nel 1939 fu arrestato per la sua attività antifascista, processato e condannato a cinque anni di confino, da scontare a Ventotene. Liberato dopo la caduta del fascismo del 25 luglio, Eugenio Curiel dal novembre 1943 operò clandestinamente a Milano e fu nominato, nel gennaio successivo, a capo del Fronte della Gioventu’. Grazie ai suoi contatti con padre Camillo de Piaz e con il frate Davide Maria Turoldo, Curiel riuscì a far aderire all’organizzazione da lui diretta numerosi giovani democristiani e cattolici, dando vita ad una formazione unitaria in grado di svolgere un’intensa ed efficace attività di Resistenza.
“Capo ideale e glorioso esempio a tutta la gioventù italiana“: così è definito Eugenio Curiel nella motivazione di conferimento della Medaglia d’Oro alla memoria. Tale considerazione è ancora viva oggi in tanti cittadini milanesi e italiani, feriti e profondamente indignati per il gravissimo atto vandalico.
Come sottolineato nel corso della manifestazione odierna, questi gesti impongono alle Istituzioni competenti di operare per la rigorosa attuazione delle norme costituzionali e delle leggi Scelba-Mancino contro la ricostruzione di organizzazioni para-fasciste e, al contempo, chiamano i cittadini all’impegno attivo per l’attuazione piena della Costituzione.
Numerosi messaggi di solidarietà che in queste ore continuano a pervenire all’Anpi .
Milano, 24 febbraio 2009